Dolore alla colonna vertebrale, cause e rimedi
Introduzione
La colonna vertebrale è la struttura ossea portante del nostro organismo, che non svolge soltanto la funzione di sostegno ma anche di protezione del midollo spinale.
Può essere soggetta a delle modificazioni strutturali, dovute a cause diverse, che portano all’insorgenza di varie patologie più o meno gravi che portano dolore e difficoltà di movimento.
La fisioterapia, in varie forme e specificità di intervento può aiutare vediamo come…
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Cos’è e a cosa serve la colonna vertebrale
La colonna vertebrale viene spesso vista come una struttura unica e compatta in realtà è formata da tante piccole ossa dette vertebre che compongono una struttura piuttosto complessa, ognuna delle quali ha una mobilità e una specificità propria.
La colonna, quindi, non è una struttura rigida infatti ha due funzioni principali che sembrano contrapporsi:
1- mantenere la stabilità del corpo,
2- permettere la mobilità del corpo su più piani.
Quando l’equilibrio fra queste due funzioni si sposta, o perché la colonna diventa troppo rigida o perché troppo mobile, insorgono le patologie e si manifesta il dolore come conseguenza di poca capacità di ristabilizzare la colonna stessa.
È fondamentale mantenere l’elasticità della colonna vertebrale
La colonna vertebrale chiamata anche rachide, è suddivisa anatomicamente in 4 zone, come vedi in foto.
Sintomi e patologie della colonna vertebrale
Ognuna di queste zone della colonna può destabilizzarsi con l’insorgenza di una patologia; a seconda della specifica zona colpita possiamo individuare:
1. Patologie che riguardano la struttura scheletrica.
Queste possono presentarsi come paramorfismi, dovuti cioè a una scorretta postura che si assume durante la giornata o dovuta a cambiamenti fisici come nell’adolescenza. Possono essere dei dimorfismi, alterazioni croniche dello scheletro in particolare scoliosi, iperlordosi, ipercifosi. Sono situazioni che alterano la normale curvatura della schiena.
2. Patologie muscolari e legamentose.
Dovute a traumi o alterazioni muscolo legamentose che possono provocare lombagie, dorsalgie e cervicalgie.
3. Patologie degenerative e dei dischi intervertebrali.
Sono patologie dovute principalmente a condizioni artrosiche delle ossa, alterazioni degenerative dell’anello fibroso che compone i dischi intervetebrali come l’ernia del disco, la spondilolistesi e il protrusione del disco.
Sono causate da un cattivo uso della colonna o da traumi e possono degenerare tanto da provocare forte dolore e diventare invalidanti.
Generalmente L’ernia del disco colpisce la zona lombare e cervicale della colonna.
4. patologie tumorali
I sintomi, diversi e specifici per ogni situazione, hanno in comune forte dolore e ridotta capacità di movimento finanche all’immobilità momentanea.
I fattori di rischio, nell’insorgenza delle patologie della colonna aumentano la possibilità che le stesse passino da una forma acuta a cronica, riguardano principalmente:
- poca attività fisica
- sovrappeso
- fumo
- scarsa consapevolezza dei sintomi iniziali
- stress
Diagnosi della patologie alla colonna
Per lo più la diagnosi viene fatta richiedendo esami specifici come Rx, Tac, risonanza magnetica, ed è importante per poter individuare una terapia farmacologica mirata e un corretto piano terapeutico fisioterapico o chirurgico.
Trattamento delle patologie della colonna
Dopo la valutazione degli esami radiografici, il fisioterapista della riabilitazione eseguirà una valutazione oggettiva del paziente, in modo da poter stabilire con esso il piano riabilitativo specifico ed efficace.
La terapia ha un aspetto conservativo e uno chirurgico:
– L’aspetto conservativo, che viene proposto in condizioni in cui si può e si deve evitare l’intervento chirurgico, prevede l’utilizzo di mezzi fisici che aiutano nella riduzione dell’infiammazione e del dolore come:
- tecarterapia,
- laserterapia,
- ipertermia,
- magnetoterapia,
- T.E.N.S.
I suddetti mezzi, coadiuvano le terapie manuali e gli esercizi funzionali atti a ristabilire l’equilibrio della colonna e permettere al paziente di svolgere attività quotidiane in serenità, e riguardano:
- osteopatia,
- ginnastica posturale,
- mobilizzazioni vertebrali,
- riabilitazione propriocettiva,
- massoterapia,
- linfodrenaggio,
- trazioni.
Vengono anche messi in atto programmi di riabilitazione che prevedono l’utilizzo dell’Idrokinesiterapia; il binomio tra idrokinesiterapia e fisioterapia offre i successi maggiori nei trattamenti e nella ripresa.
Nel caso in cui non fosse possibile evitare l’intervento chirurgico, la riabilitazione offre un aiuto importante nel post operatorio, per riportare l’organismo in una situazione armoniosa ed equilibrata, utilizzando le stesse tecniche appena elencate ma ovviamente modificando la specificità.
Non meno importante è l’ambiente dove vengono svolte le terapie riabilitative, che deve essere positivo e incoraggiante, e aiutare il paziente a recuperare anche dal punto di vista del benessere psicologico, attraverso un buon rapporto di reciprocità col fisioterapista specializzato che si occupa di lui.
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