Anca o schiena? Riconoscere il dolore e i trattamenti specifici
Introduzione
Quando si avverte dolore all’articolazione dell’anca, causato da artrosi o delle infiammazioni come trocanteriti e borsiti si pensa spesso a qualcosa di locale quindi ai muscoli che muovono la coscia. Ci si dimentica tuttavia di una cosa importante: molti dei muscoli che muovono la coscia partono dalla colonna lombare.
Se ci prendiamo cura del dolore all’anca non dobbiamo assolutamente sottovalutare la parte bassa della schiena cioè i muscoli della parte lombare perché questo tipo di muscolatura ha un forte impatto su quello che è l’equilibrio del bacino.
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Cause del dolore
Essendo anca e schiena interconnessi spesso non si riesce bene a distinguere l’origine del dolore anzi è frequente che si condizionino a vicenda e si manifestino infiammazioni associate.
Generalmente la causa più comune di dolore all’anca è dovuto a patologie artrosiche come la coxoartrosi oppure ad un conflitto femoro-acetabolare; mentre la colonna è colpita da patologie del disco intervertebrale e/o stenosi lombare che comporta spondilolistesi.
L’età, il tipo di lavoro, allenamenti non corretti e/o sovraccarichi alle articolazioni possono provocare diverse disfunzioni in una delle due sedi portando alterazioni posturali che si riflettono in un disturbo all’altra sede in esame.
Sintomi differenti anca e schiena
È molto importante individuare i sintomi specifici per attribuire il dolore all’articolazione esatta, poter fare una diagnosi e individuare il trattamento corretto.
Va eseguito un esame obiettivo che permetta la valutazione del paziente.
Quando il disturbo è dell’anca si manifesta spesso con un dolore nella parte anteriore che può irradiarsi dall’inguine e per tutta la gamba dal gluteo fino al ginocchio, o sul gran trocantere lateralmente. Il dolore è più intenso all’inizio del movimento ad esempio la mattina appena scesi dal letto oppure quando ci si alza dalla sedia; durante la giornata, camminando o svolgendo le attività quotidiane, può migliorare. Al dolore si associa una riduzione della arco di movimento a livello dell’articolazione dell’anca.
Quando la disfunzione riguarda la schiena, il dolore è maggiormente localizzato a livello della colonna lombare e può irradiarsi nella regione pelvica e/o per tutta la gamba, arrivando al ginocchio e talvolta fino al piede. Il paziente, soprattutto se anziano, può zoppicare, per cui faticare a camminare in maniera fluida e costante ed è costretto a riposare spesso.
Tutti e due i disturbi possono essere facilmente confusi e coprirsi a vicenda in quanto l’anca e la regione lombo-pelvica condividono l’innervazione; tali disturbi fanno sì che spesso si pensi di avere solo un problema all’anca, quando invece la deambulazione è compromessa a causa di una patologia lombare.
Diagnosi differenziali dolore anca e schiena
Per effettuare una diagnosi l’esame fisico e la valutazione obiettiva del paziente sono fondamentali. È indubbio che devono essere anticipate da esami strumentali come Rx, RMN, e Tac che completano il quadro patologico in questione.
Gli esami fisici che vengono attuati sono diversi e riguardano vari test da poter eseguire sul paziente oltre che a:
- valutazioni posturali,
- valutazione del cammino, viene controllata di profilo perché se c’è rigidità dell’anca il paziente deve compensare con la schiena.
- valutazione dell’ampiezza del movimento, rotazione, abduzione, flessioni e estensioni
- test di funzionalità
- test di forza muscolare.
Una volta individuata l’articolazione interessata dalla disfunzione si procederà al trattamento specifico, che non esclude il trattamento anche in parte dell’altra sede.
Trattamento riabilitativo
A meno che non ci siano indicazioni diagnostiche importanti che comportano un intervento chirurgico, questo si tende sempre ad evitare.
La terapia farmacologica può aiutare ad alleviare il dolore ma momentaneamente, di sicuro si può intervenire con terapie riabilitative che assicurano un andamento decrescente del dolore a una maggiore mobilità articolare.
La fisioterapia e il movimento aiutano molto le articolazioni in quanto più si muovono più vengono nutrite e si lubrificano. La fisioterapia comprende anche l’utilizzo di mezzi fisici con azione antalgica come ad esempio:
- tecarterapia,
- laserterapia,
- ionoforesi.
Per quanto concerne la riabilitazione fisica questa comprende:
- terapia manuale
- esercizi funzionali e di rinforzo muscolare
- stretching e allungamento
- osteopatia
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