Patologie cervicali come curarle con l’osteopatia
Introduzione
Molti pensano che intervenire sulla cervicale con l’osteopatia possa peggiorarne i sintomi e il dolore.
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Cenni di anatomia
Le vertebre cervicali sono 7 divise in:
- Rachide cervicale superiore (vertebre C1 – C2)
- Rachide cervicale inferiore (vertebre da C3 a C7)
I movimenti del cranio sono permessi dalle articolazioni che legano le vertebre, in particolare la prima vertebra.
I movimenti di flessione, estensione, rotazione, inclinazione laterale vengono effettuati in combinazione, consentendo alla testa ed al collo una notevole mobilità in varie direzioni e contribuendo in maniera determinante alla funzione visiva e al mantenimento dell’equilibrio.
Il tratto inferiore, in particolare la cosiddetta “cerniera cervicale” C3-C6, strutturato in modo tale da consentire un’escursione massima in flesso-estensione è senza dubbio il tratto più esposto a stress e a maggior danneggiamento da usura.
Patologie della cervicale
Cervicalgia
Per cervicalgia si intende un dolore localizzato alla regione cervicale, a carico delle strutture muscolo-scheletriche del tratto cervicale della colonna vertebrale. Questo disturbo, molto diffuso, può essere scatenato da molte cause e fattori concatenati.
Si distinguono due tipi:
- Cervicalgia cronica, in questi casi il dolore al collo insorge a causa di posture scorrette e stile di vita sedentario;
- Cervicalgia acuta, in questi casi il dolore compare in seguito a traumi, o per la presenza di ernie discali o artrosi.
Sintomi
- Dolore costante, spesso riferito come torcicollo
- Rigidità articolare.
- A volte possono presentarsi rumori e la sensazione di avere la “sabbiolina” tra le vertebre.
- Indolenzimento di spalle e schiena.
- Fatica a mantenere a lungo la stazione eretta
- Formicolio localizzato o riflesso.
- Talvolta parestesie alla mano
Cervicobrachialgia
La cervicobrachialgia o Sindrome cervice-brachiale, è un dolore che origina dal tratto cervicale della colonna vertebrale e si irradia a uno o entrambi gli arti superiori, spesso provocata dalla compressione di una radice nervosa di solito causata da una ernia discale cervicale.
Studi recenti dimostrano che la cervicobrachialgia è più diffusa della cervicalgia, molto probabilmente perché colpisce le persone in età adulta e che svolgono attività lavorative ripetitive, mantenendo posizioni fisse o con movimentazione di carichi.
Sintomi
- Dolore all’arto o agli arti.
- Parestesie.
- Deficit sensitivi e motori dell’arto o degli arti
Ernia del disco
Quando il disco intervertebrale viene schiacciato o il suo nucleo polposo esce dalla sua sede, si creano condizioni cliniche quali la protrusione, la discopatia e l’ernia del disco cervicale.
Il nucleo polposo del disco intervertebrale, a causa di traumi, compressioni, colpo di frusta, sponsiloartrosi e processi degenerativi, può fuoriuscire dalla sua sede e andare a comprimere una o più radici nervose.
Sintomi
- Debolezza muscolare.
- Intorpidimento, dolore e formicolio che possono irradiarsi fino alla mano.
Red flags segni importanti
Le red flags sono segni o sintomi che potrebbero suggerire la presenza di una patologia più grave. Tali segni e sintomi possono “mimare” una disfunzione di tipo muscoloscheletrica o neuromuscolare, ma in realtà nascondono problematiche più gravi.
Per questo è importante che l’osteopata sia anche un professionista in possesso di una laurea in Fisioterapia o in medicina, oltre che dichiararsi osteopata.
Se invece il paziente, che ha una diagnosi fatta da un medico per una delle patologie “red flag”, si reca dall’osteopata per curarsi, l’osteopata fisioterapista somministrerà comunque i test, valuterà il paziente e potrà iniziare un trattamento terapeutico per ridurre la sintomatologia, nel rispetto delle indicazioni e controindicazioni che le “red flag” comportano.
Le bandiere rosse più comuni per il tratto cervicale sono:
- Traumi diretti.
- Ernia espulsa.
- Nausea.
- Colpo di frusta.
- Vertigini.
Valutazione e trattamento osteopatico
Come per tutti i trattamenti, si inizia con una valutazione molto accurata:
- Anamnesi.
- Osservazione.
- Test attivi.
- Test passivi.
Il compito dell’osteopata, non sarà solo quello di concentrarsi sul tratto cervicale, ma di pensare alla globalità del corpo. Uno dei principi dell’osteopatia è l’UNICITA’ DELLA PERSONA.
Una valutazione approfondita e attenta ha la funzione di creare un trattamento su misura per il paziente, tenendo presente molti aspetti e non solo il motivo della visita.
Durante l’anamnesi si chiede se il paziente soffre di altre patologie apparentemente poco connesse con il motivo della visita. A volte i pazienti rimangono stupiti dalla quantità di domande che vengono fatte e si chiedono a cosa serva sapere, per esempio, se il sistema digerente funziona bene quando il motivo della visita è un dolore alla zona cervicale.
Perché la valutazione osteopatica del tratto cervicale non si limita alla zona cervicale?
Il tratto cervicale è composto da molte strutture anatomiche, connesse tra loro da vasi sanguigni, tessuto connettivo, fascia, tessuto muscolare e nervoso. Quindi basta anche solo una di queste strutture a presentare segni di sofferenza, che probabilmente anche le altre potrebbero essere coinvolte.
Per Approfondimenti leggi l’articolo completo su:
https://www.fisioterapiaitalia.com/blog/osteopatia-e-cervicale/
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