Strappo muscolare, come curarlo e come evitarlo
Introduzione
Lo strappo muscolare, insieme alla contrattura muscolare, è una delle lesioni del muscolo più frequenti in chi pratica sport.
Lo strappo muscolare può essere un evento molto doloroso perché determina una vera e propria rottura delle fibre muscolari; ogni muscolo scheletrico del corpo può essere vittima di uno strappo muscolare, ma generalmente i muscoli più coinvolti sono quelli degli arti inferiori (flessori, bicipite femorale, quadricipite, adduttore, gemello) o degli arti superiori (tricipite brachiale, deltoide e pettorale)
PRENOTA SUBITO una VISITA FISIATRICA GRATUITA per la PREVENZIONE e CURA dell’ARTROSI e delle MALATTIE ORTOPEDICHE
CONTATTA SUBITO un RESPONSABILE della FISIOTERAPIA
0651037125
CONTATTA SUBITO un RESPONSABILE della FISIOTERAPIA
0651037125
OPPURE CONTATTACI VIA MAIL
OPPURE CONTATTACI VIA MAIL
Cos’è lo strappo muscolare
Gli strappi muscolari interessano solo i muscoli scheletrici, ossia i muscoli striati volontari, che permettono il movimento e il mantenimento della postura del corpo.
La combinazione di contrazione muscolare e rilassamento è coordinata dal sistema nervoso e i muscoli scheletrici hanno la caratteristica di saper rispondere con eccezionale velocità agli impulsi nervosi, contraendosi rapidamente e intensamente ma se l’impulso nervoso determina uno sforzo in allungamento che il muscolo non è pronto a fare, si verifica lo strappo muscolare.
I muscoli scheletrici sono formati ma migliaia se non milioni di fibre muscolari, peggiore è la tensione, più fibre muscolari vengono strappate.
Le cause e la classificazione degli strappi muscolari
Le cause principali dello strappo muscolare sono riferibili all’utilizzo del muscolo oltre le sue possibilità. Nel dettaglio:
- Movimenti bruschi e violenti.
- Azione sbagliata durante attività fisica (salto, perdita di equilibrio, lancio).
- Mancanza della fase di riscaldamento prima dell’attività fisica.
- Mancanza della fase di stretching dopo l’attività fisica.
- Preparazione fisica non idonea (età, tonicità muscolare, problemi articolari, squilibri posturali e muscolari).
- Condizioni ambientali sfavorevoli (sbalzi di temperatura, umidità).
- Postura scorretta.
- Scarsa flessibilità.
- Abbigliamento e calzature non adatte.
- Mancanza di coordinazione.
In funzione del numero di fibre muscolari danneggiate, lo strappo muscolare risulta più o meno grave e può essere classificato in:
- Strappo muscolare di I grado: il numero di fibre danneggiate è basso. Non c’è diminuzione della forza e della flessibilità nel paziente. La lieve lesione determina poco dolore e consente di proseguire l’attività fisica.
- Strappo muscolare di II grado: il numero di fibre danneggiate è maggiore (tra il 5% e il 50%). Si avverte un forte dolore nella zona interessata e nella maggior parte dei casi c’è la formazione di un ematoma (a volte non visibile).
- Strappo muscolare di III grado: rottura completa o subtotale (3/4 delle fibre) di un muscolo. Si avverte dolore molto intenso, impotenza funzionale e si osserva la formazione di un ematoma importante.
- Infine si parla di stiramento (o elongazione muscolare) quando non vi è rottura delle fibre muscolari, ma solo un allungamento forzato: le fibre non si rompono ma si trovano costrette oltre la loro capacità elastica.
I sintomi dello strappo muscolare
I sintomi degli strappi muscolari includono:
- Dolore acuto e improvviso che peggiora mentre si contrae il muscolo.
- Perdita di forza e libertà di movimento.
- Impotenza funzionale.
- Gonfiore, lividi o arrossamento.
- Dolore a riposo.
- Incapacità di usare il muscolo.
Trattamenti e fisioterapia per gli strappi muscolari
Il grado di lesione di uno strappo muscolare e la terapia più adeguata possono essere stabiliti solo tramite un’ecografia.
Le cure possono essere divise in due fasi:
FASE 1: Il trattamento di prima linea per uno strappo muscolare nella fase acuta comprende l’utilizzo della tecnica P.R.I.C.E associata ad una terapia farmacologica con FANS.
FASSE 2: il fisioterapista può intervenire e attuare la fase di riabilitazione che si realizza in tecniche manuali o mediante terapia fisica.
Quest’ultima riguarda in particolare l’utilizzo di:
Lesioni muscolari complete possono portare a una significativa compromissione funzionale e richiedere un intervento chirurgico.
FASE 3: Nella fase post-acuta il fisioterapista potrà utilizzare diverse tecniche o metodiche riabilitative per ottimizzare i risultati quali:
- riabilitazione propriocettiva;
- massoterapia;
- esercizio o allenamento terapeutico;
- terapia mio-fasciale;
Anche l’idrokinesiterapia è un ottimo supporto al percorso terapeutico sia nelle prime fasi di trattamento che nelle fasi di allenamento post infortunio.
Prevenire gli strappi muscolari
Per diminuire la possibilità di subire uno strappo muscolare bene attuare delle accortezze:
- Fare stretching dopo l’attività fisica.
- Riscaldare sempre i muscoli prima dell’attività fisica.
- Se si inizia un nuovo sport, sviluppare l’attività un po’ alla volta.
- Comprendere i limiti del proprio corpo.
- Non rimanere seduti in una posizione troppo a lungo.
- Sollevare gli oggetti con attenzione.
- Prendere precauzioni per evitare cadute (come tenere i corrimano sulle scale, evitare superfici scivolose e mantenere i pavimenti sgombri).
- Perdere peso se si è in sovrappeso.
- Indossare scarpe della misura giusta.
È fondamentale eseguire un percorso riabilitativo mirato
Per approfondire leggi l’articolo completo https://www.fisioterapiaitalia.com/blog/strappo-muscolare/
Commenti
Non è possibile commentare l'articolo