Problemi con la cervicale? Scopri come curarla
Cos'è la cervicale
Vertigini, infiammazione e dolori al collo, perdita dell’equilibrio. I problemi che derivano dalla cervicale sono vari e destabilizzanti.
Tuttavia, possono essere compresi e combattuti. Innanzitutto, di cosa stiamo parlando precisamente?
Si tratta della zona del corpo posta alla sommità della colonna vertebrale, esattamente tra il cranio e il torace. Si compone di sette vertebre collegate tra loro da faccette articolari che permettono un certo grado di flessibilità dei movimenti fisiologici. Tra le vertebre è presente inoltre un disco intervertebrale composto da un anello fibroso che assicura la rigidità e un nucleo polposo di gel che assicura l’idratazione. Ogni vertebra contigua ha un foro, che dunque dà forma ad un canale dove passa il midollo spinale. Inoltre sono presenti anche fori laterali attraverso i quali passano le arterie vertebrali, responsabili dell’irroramento del cervello. Questa zona del corpo, nel suo complesso, forma anche una delle tre curve della colonna vertebrale, la lordosi cervicale (le altre due sono la cifosi dorsale e la lordosi lombare).
Ora che è più chiaro di cosa si tratta, passiamo ad analizzare i comportamenti da tenere in caso di problemi con la cervicale.
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Come comportarsi in caso di dolori alla cervicale
Inizia tutto con dolori al collo, movimenti limitati, vertigini, contratture frequenti ai muscoli, mal di testa e giramenti ripetuti e spesso destabilizzanti. Sono tutti segnali che qualcosa non va nella cervicale. La prima cosa da fare ovvia mentene è una lastra per confermare o smentire i sospetti sulla cervicale.
Successivamente è bene contattare un ortopedico che possa analizzare la vostra lastra con cura, che possa toccare la parte interessata in cerca di contratture o di limiti di movimento. La diagnosi probabilmente varierà da medico a medico, quindi è sempre meglio affidarsi ad uno specialista del settore. Non deve essere escluso tuttavia un ulteriore controllo in modo da avere uno spettro più completo del problema (ad esempio con una risonanza magnetica, una Tac, una elettromiografia oppure un’ecografia). La terapia può essere fisica, farmacologica o comprendente entrambi gli approcci.
Patologie della cervicale e terapie consigliate
Qui di seguito abbiamo elencato le possibili patologie della cervicale e qualche accenno alle terapie da utilizzare:
- Artrosi cervicale e Uncoartrosi: si tratta di una degenerazione patologica che porta all’erosione delle articolazioni in seguito all’uso eccessivo e prolungato nel tempo. Proprio a causa delle superfici consumate, i movimenti sono dolorosi e difficili da compiere. Principalmente è conseguenza dell’età avanzata e ad una postura sbagliata legata al lavoro sedentario, traumi pregressi o patologie curate nel modo sbagliato o non curate affatto (ad esempio la scoliosi). Frequentemente si formano degli osteofiti, ovvero formazioni di calcio sulla cartilagine a forma di becchi. Prima della terapia vera e propria sono necessarie ulteriori terapie per la riduzione del dolore.
- Inversione della curva fisiologica Cervicale: dovete pensare alla colonna vertebrale come fosse una molla che serve a scaricare lo sforzo dei traumi sulla schiena. Per varie cause si può verificare un raddrizzamento della curva lordotica cervicale, provocando conseguentemente dolori e problemi cervicali, in particolare una rigidità inusuale e problemi di vertigini, svenimenti e nausea. La riabilitazione in questo caso deve essere rapida e tempestiva, in modo da aumentare la probabilità di una ripresa perfetta delle normali funzioni. Se la causa è un trauma di molto tempo prima, i problemi sono dovuti all’organismo che ha cercato di riequilibrare la colonna vertebrale andando a cambiare la posizione delle curve formate dalle vertebre.
- Diminuzione dello spazio intersomatico: si tratta di una riduzione dello spazio del disco intervertebrale, solitamente uguale in ognuno di noi. Di solito il problema discale si conferma con l’esame rx tramite risonanza, in modo da analizzare il disco e come si comporta in rapporto alle componenti adiacenti (ad esempio midollo o radici nervose), così da evitare l’insorgere di una cervicobrachialgia.
- Ernie e protrusioni Cervicale: l’anello fibroso del disco, che contiene un gel chiamato nucleo polposo, si usura con il passare del tempo diventando rigido e poco elastico. Questo può portare ad una protusione discale, ovvero può fessurarsi e estroflettersi. Nel caso di rottura vera e propria del disco, il gel invade le zone adiacenti con conseguenze sulle strutture neurologiche circostanti (radici motorie e sensitive), dunque un’ernia. La protusione dunque è meno grave dell’ernia. La terapia deve essere diretta a ridurre l’entità del danno, con la consapevolezza che non è semplice risolvere il problema in via definitiva ma è più probabile trovare una sorta di convivenza con la patologia. Con la posturale è possibile creare un riequilibrio fisiologico, limitando lo sforzo e recuperando in parte lo spazio perduto, riducendo conseguentemente la pressione esercitata sulle altre vertebre e sulle radici nervose.
Quali sono le terapie classiche per la cervicale
Tra le più usate e riconosciute:
- Uso di farmaci per la cervicale: il proprio medico di solito prescrive una terapia di antinfiammatori per un periodo che va da una a due settimane, dopo le quale si può integrare con la fisioterapia. Se il dolore è particolarmente forte, si può prescrivere un ciclo di iniezioni di cortisone oppure di antinfiammatorio, con l’obiettivo non di risolvere il problema cervicale ma solo di ridurre il dolore in vista degli esercizi fisioterapici.
- Fisioterapia per la cervicale: una volta trovato il giusto fisioterapista professionista al giusto prezzo ed evitando terapie fantasiose, si procederà con l’approccio migliore al vostro caso. Tra le possibilità, si parla di Tecarterapia, laserterapia, ipertermia, infrarosso e massoterapia, più il pompage. A questo primo intervento segue una seconda parte di posturale, fondamentale per un pieno recupero delle normali funzioni della cervicale. La prima fase dovrebbe avere una cadenza di 2-3 volte a settimana, mentre la seconda invece un incontro settimanale. Attenzione alla posturale di gruppo e a quella in palestra, perché molto probabilmente si tratta di ginnastica dolce e quindi non propriamente posturale.
- Idrokinesiterapia: efficace sia come percorso terapeutico unico sia in affiancamento alla fisioterapia a secco. Indicata nelle fasi iniziali del programma riabilitativo per il recupero funzionale e l’equilibrio grazie allosaarico ponderale del paziente in acqua.
- Riposo durante la notte: durante le ore notturne è importante tenere la posizione adatta per il collo e per la colonna vertebrale, la quale può incidere sul successo di una terapia. Il cuscino deve essere comodo e adatto alle proprie condizioni.
- Attenzione al computer: vi è mai capitato, dopo una giornata in ufficio di fronte allo schermo, di sentire il collo dolorante ed irrigidito? Spesso è il risultato della posizione sbagliata del corpo, sia in riferimento al modo di sedersi che alla posizione in cui si guarda lo schermo o con cui si tiene il mouse. Infatti il click ripetuto può stressare i muscoli, in particolare in quei lavori in cui è continuo l’uso del computer. Questo ovviamente può anche ostacolare la buona riuscita della terapia in corso. Tra i mouse consigliati, c’è il trackball.
- Terapia osteopatica per la cervicale: può essere una valida alternativa alla fisioterapia, in particolare se si vuole avere una visione più completa della situazione delle ossa del proprio organismo. Questo permette un approccio più particolareggiato e pensato per il singolo paziente, attraverso energia mio tensiva, esercizi diretti, rieducazione fasciale e terapie cranio sacrali e viscerali.
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