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10 esercizi di ginnastica posturale per il tratto cervicale infiammato

10 esercizi di ginnastica posturale per il tratto cervicale infiammato

ginnastica posturale 10 esercizi utili

Introduzione alla cervicale

Eccezion fatta per patologie della parte alta della colonna vertebrale, per contrastare il dolore cervicale nel tempo occorre intervenire sul proprio modo di vivere; prestare attenzione alla postura e fare un’attività fisica costante sono due buone abitudini che abbassano la probabilità di incappare nella cervicalgia.

Di seguito un elenco di esercizi per mobilizzare le vertebre cervicali, diminuire la rigidità e sciogliere le tensioni del collo e della parte cervicale.
È consigliabile fare gli esercizi davanti ad uno specchio per controllare che i movimenti siano giusti ed evitare quei passaggi che possano causare dolore.

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    Prima serie di esercizi per la cervicale

    Esercizi da seduto, schiena e testa dritte, i piedi sono a contatto con il suolo, le mani sulle cosce.
    Esercizio 1: flessione dei muscoli laterali del collo: piegare la testa a destra e a sinistra portando l’orecchio alla spalla per dieci volte. Facilitare il movimento con la mano omolaterale fino ad arrivare ad una leggera tensione dalla parte opposta del collo.
    Esercizio 2: flessione del capo in avanti: con le mani incrociate appena sopra la nuca flettere la testa in avanti avvicinando il più possibile il mento al petto. Rimanere in questa posizione per dieci secondi mantenendo il busto dritto. Ritornare nella posizione di partenza e ripetere l’esercizio.
    Esercizio 3: flessione del collo indietro: portare la testa indietro alzando il mento e rimanere in questa posizione per dieci secondi. Poi tornare nella posizione di partenza e rifare l’esercizio.
    Esercizio 4: rotazione: ruotare la testa a destra e sinistra allineando il mento alla spalla. Mantenere la testa eretta e lo sguardo rivolto in avanti. Fare dieci rotazioni.
    Esercizio 5: allungamento: mantenendo la testa ben eretta, spingere il mento in avanti e mantenere la posizione per dieci secondi. Tornare alla posizione di partenza e poi spingere il mento indietro mantenendo la posizione per dieci secondi. Ripetere l’esercizio due volte.
    Esercizio 6: semi–circonduzioni del capo: mantenendo la schiena ben dritta, oscillare la testa in avanti da destra a sinistra, e ritorno in senso inverso, per dieci volte.
    Esercizio 7: circonduzioni del capo: mantenendo la schiena ben dritta, fare lentamente cinque circonduzioni complete della testa da sinistra verso destra e da destra verso sinistra in modo da completare un intero giro in senso orario e antiorario. Ripetere due volte.
    Seconda serie di esercizi
    Esercizi da supini, gambe unite e braccia distese lungo i fianchi.
    Esercizio 8: allungamento frontale per i muscoli del collo: piegare le gambe, contrarre gli addominali e appiattire la zona lombare contro il pavimento. Con le mani incrociate sopra alla testa, sollevare il capo da terra spingendo il mento verso lo sterno. Rimanere in questa posizione per quindici secondi.
    Esercizio 9: allungamento laterale per i muscoli del collo: con le mani incrociate sopra alla nuca, sollevare il capo da terra spingendo il mento lateralmente a destra fino ad avvertire una leggera tensione sul collo. Rimanere in questa posizione per quindici secondi e ripetere dall’altra parte.
    Esercizio 10: allungamento frontale con gambe appoggiate a un muro: appoggiare le gambe tese ad un muro e appiattire la parte lombare contro il suolo. Portare le mani incrociate sopra alla nuca e alzare la testa da terra spingendo gradatamente il mento verso lo sterno.

    Ginnastica posturale cervicale

    Fare ricorso agli esercizi di ginnastica posturale, può essere una soluzione per chi soffre di problemi al collo e alla zona cervicale.

    Le cause di questi dolori sono diverse: dall’artrosi cervicale alle infiammazioni della parte in questione, fino ad una postura errata del capo e delle spalle quotidianamente, davanti al pc.
    Il dolore al collo e la cervicale hanno bisogno di un’attenta analisi ma, soprattutto, di cura per chi è già stato oggetto del disturbo della cervicalgia e prevenzione per chi intende tutelarsi dal suo ritorno attraverso la ginnastica posturale per la cervicale.

    Seguire un training di ginnastica posturale è importante per alleviare dolori come il torcicollo o la cervicale (cervicalgia).
    Gli esercizi per la cervicale sono specifici, infatti, per la parte iniziale della colonna vertebrale.

    Tra i fattori scatenanti della cervicalgia, ci può essere l’artrosi cervicale, ovvero una patologia che interessa le articolazioni formate dalla vertebra che sostiene il collo. In questo caso, la situazione va studiata congiuntamente con un medico specialistica, visto che si parla di un’eventuale deformazione delle vertebre cervicali. In altri casi, si tratta di criticità connesse alla postura sbagliata, che rende il collo in tensione ogni giorno.

    La scorretta posizione della testa e della schiena, causa conseguenze anche alla colonna vertebrale e alla colonna cervicale, oltre a favorire la comparsa di sintomi come cefalea e vertigini.

    Per questo, una buona abitudine è quella di alleviare la tensione del collo, rendendo più elastici i muscoli della parte sotto il capo attraverso degli esercizi costanti di ginnastica posturale per la cervicale.
    La terapia per la cervicale si fonda sull’attività di allungamento e stretching ma anche di rinforzo della muscolatura, per un maggiore sostegno della colonna cervicale. Agendo con la ginnastica posturale per la cervicale, in maniera continua, si può aumentare l’ampiezza del movimento delle vertebre cervicali e scongiurare le rigidità.

    La correzione posturale della cervicale e del dorso, insieme, è consigliata per chi soffre di iperlordosi cervicale, che è un adattamento della postura alla ipercifosi dorsale.

    Ginnastica posturale per la cervicale e il collo

    Il primo esercizio da fare è quello riservato all’artrosi cervicale, facile da eseguire anche seduti di fronte al computer.
    Si poggia la schiena dritta allo schienale della sedia, si piega il collo lateralmente in maniera lenta alternando destra e sinistra.

    Un collo elastico dovrà essere il fine dell’esercizio di ginnastica posturale per la cervicale, nel senso che la testa dovrà avvicinarsi quanto più possibile alle spalle e per questo, si dovrà tenere in tensione qualche secondo il capo piegato verso la spalla, ritornando nella posizione iniziale.

    Prestare attenzione a non fare movimenti bruschi!

    Chi ha problemi di cervicalgia sovente ha muscoli piuttosto irrigiditi con rischio di contratture o stiramenti.
    Sempre da seduti, si possono svolgere altri esercizi di ginnastica posturale per la cervicale.

    Una delle attività base per la ginnastica posturale cervicale, è data dalla flessione del collo in avanti e indietro. Sembra semplice ma occorre prestare attenzione alla lentezza del movimento, tenendo costantemente la schiena ben dritta contro lo schienale.
    Nella fase davanti dell’esercizio posturale si deve portare il mento fino al petto, se possibile, per alleviare la tensione muscolare del collo e annessi dolori cervicali.

    Per la rotazione del collo, si può eseguire un altro esercizio per la cervicale, in piedi con la schiena dritta e la testa leggermente piegata verso destra, poi indietro, sinistra e in avanti. Si deve eseguire un movimento leggermente rotatorio (circonduzione della testa), per sciogliere i muscoli del collo e la tensione della muscolatura stessa.
    È fondamentale tenere in questo esercizio le spalle rilassate e non fare movimenti violenti. L’esercizio va rifatto per almeno due volte, alternando il senso rotatorio da sinistra a destra e poi da destra a sinistra.

    ginnastica posturale esercizi che coinvolgono le braccia

    Cervicale e spalle, gli esercizi posturali che coinvolgono le braccia

    Abbiamo già potuto osservare come le braccia possano interagire nell’esercizio, per attivare la muscolatura delle spalle. Un esercizio, in questo senso, può essere fatto da movimenti per il collo e braccia insieme.

    Si inizia in piedi, sempre flettendo il collo di lato e, con la mano del lato di piegatura, si spinge in basso la testa, prendendola dall’orecchio opposto e praticando una tensione utile al lavoro di postura per la cervicale. L’altro braccio, contemporaneamente, si piega a novanta gradi e la mano va dietro la schiena, in una posizione da mantenere per almeno venti secondi, prima di cambiare lato e proseguire la serie. Seguendo lo schema iniziale, piegando quindi il lato del collo
    a destra e poi a sinistra, si può prendere la mano del lato verso cui è piegato il capo e tentare di afferrare il polso del braccio opposto, tirandolo leggermente in basso. In questo modo, i muscoli del trapezio saranno in tensione con i muscoli della spalla.
    La posizione va mantenuta almeno per quindici secondi, prima di passare all’altro lato.

    Un altro esercizio utile di ginnastica posturale per la cervicale è quello del cosiddetto Cobra pronato, studiato per il rinforzo dei muscoli delle scapole, del collo e della schiena superiore. Ci si posiziona sdraiata proni, con la pancia al suolo e la faccia in giù, per sfruttare la forza di gravità come resistenza muscolare. Le braccia si portano lateralmente al corpo e si avvicinano le scapole fra loro, sollevando le mani dal pavimento col palmo rivolto verso il suolo stesso. I gomiti andranno a ruotare per portare il palmo in fuori e il pollice verso l’alto. A questo punto si deve alzare la fronte di circa un centimetro, guardando dritto proprio come farebbe un cobra, per almeno otto – dieci secondi. Questo esercizio si può ripetere almeno cinque volte, con aumenti progressivi a seconda
    delle esigenze.

    Esercizi di retrazione cervicale

    Si fa riferimento a ginnastica posturale per la cervicale utile ad alleviare il dolore del collo, attraverso movimenti che rafforzano i muscoli del dorso e allungano quelli sub-occipitali e scaleni.
    Altresì, questo esercizio posturale piega le prime due vertebre dell’atlante e dell’epistrofeo per estendere anche la cervicale media e bassa, intervenendo su diversi fronti. In piedi, con la schiena bloccata contro la porta e i piedi circa tre centimetri di distanza in avanti, si comincia ad agire sulla retrazione del mento e la rettilineizzazione del collo (perdita della cura di lordosi cervicale per schiacciamento e allineamento dritto). La colonna vertebrale va sempre mantenuta bloccata mentre si porta indietro la testa fin quando la parte dietro non tocchi totalmente la porta.
    La testa va tenuta contro la porta per almeno cinque secondi, con una ripetizione dell’esercizio posturale di almeno otto – dieci volte. Questi esercizi di ginnastica posturale per la cervicale possono aiutare ad abbassare il dolore cervicale costante o passeggero, in particolare se sono eseguiti con regolarità almeno tre volte al giorno.

    fisioterapia per la cervicale infiammata

    Ginnastica posturale per ernia cervicale

    L’ernia cervicale è una patologia che riguarda la zona cervicale della colonna vertebrale e che consiste nella fuoriuscita di una parte di nucleo polposo dal disco posto tra due vertebre cervicali.

    Questo materiale è definito come erniazione e in base alla sua posizione (solitamente sono tra C4 – C5, C5 – C6 e C6 – C7), forma e grandezza può essere una causa di vari sintomi e patologie. L’ernia cervicale può essere dovuta da diversi fattori come l’invecchiamento, diversi traumi ai danni della cervicale o un equilibrio posturale scorretto.

    Oltre a traumi diretti e incidenti stradali (colpo di frusta), ci sono dunque delle situazioni che fanno alzare le percentuali di rischio di soffrire di ernia del disco cervicale:

    • postura scorretta della schiena,
    • sedentarietà,
    • lavoro alla scrivania (studio, pc),
    • sforzi esagerati e prolungati nel tempo,
    • tensioni e stress troppo accentuati per lungo tempo,
    • fenomeni accomunati all’invecchiamento fisico e del disco stesso,
    • fattori genetici.

    Frequentemente le persone si recano dal proprio medico o fisioterapista per una diagnosi o valutazione evidenziando uno dei seguenti sintomi:

    • dolore cervicale o durante i movimenti del collo o torcicollo;
    • tensione ai muscoli sternocleido mastoideo e trapezio (specialmente i fasci superiori);
    • parestesie o formicolii al braccio e/o alla mano;
    • deficit di forza agli arti superiori con ipotrofia di muscoli specifici;
    • perdita di sensibilità (o in alcuni casi iperalgesia) a parti di braccia e mani (a seconda dei dematomeri coinvolti);
    • sensazione di “scosse” o “punture di spilli”;
    • problemi anche gli arti inferiori se l’ernia interessa il canale vertebrale (mielo-radiculopatia).

    Oltre a questi sintomi muscolari e radicolari possono presentarsi ulteriori sintomatologie particolari come:

    • vertigini e acufeni;
    • disturbi alla vista;
    • giramenti di testa;
    • nausea e vomito;
    • cefalea da cervicale.

    Se avverti uno o più di questi sintomi in modo molto forte, recarsi dal fisioterapista o dal medico. Solitamente è consigliabile sottoporsi ad una radiografia, visita specialistica (ortopedica o neurologica), risonanza magnetica e visita di controllo specialistica, nonché a seguire la fisioterapia.

    L’esame più indicato per procedere alla diagnosi in caso di ernia del disco è la risonanza magnetica. Quest’ultima mette in risalto; l’erniazione, ma anche legamenti e componenti ossee con degenerazione; possibili altri problemi del corpo vertebrale o problemi del disco; il midollo ed eventuale sua compressione o parti infiammate.
    L’intervento chirurgico è valutabile esclusivamente in casi di grossa necessità, qualora i sintomi fossero davvero invalidanti e la fisioterapia e le terapie conservative non raccogliessero i risultati sperati.

    Il trattamento conservativo ha quasi sempre ottimi riscontri ed, eccezion fatta per i casi più gravi, è sempre la scelta migliore. Il trattamenti conservativo si divide in due rami: l’intervento farmacologico e l’intervento fisioterapico. I farmaci antinfiammatori (o cortisonici) non hanno lo scopo di togliere il problema, ma quello di attenuare il dolore e permettere alla fisioterapia di poter fare il suo lavoro.

    Quest’ultimo comprende vari tipi di trattamento in base alle diverse dinamiche che si palesano con il paziente: tecar o laser terapia; massoterapia; esercizi di mobilizzazione e rilassamento; manovre e posture antalgiche; osteopatia; esercizi specifici per la postura corretta (ginnastica posturale) con correzione di comportamenti abitudinari come la posizione durante il riposo o la respirazione a lavoro.
    Parallelamente a questi trattamenti sanitari conservativi si può fare ricorso anche ad altre pratiche come: agopuntura, riflessologia, riflessologia plantare, reflessage.

    Esercizi per la cervicale infiammata

    Esistono esercizi per la cervicale che hanno come fine quello di lenire il dolore e combattere l’infiammazione. La cervicale infiammata causa fastidi alla schiena, vicino al collo, come se si avesse il torcicollo, e provoca anche il mal di testa.
    L’età è una delle principali cause della cervicale infiammata e dolente. Non è tuttavia l’unica.

    Succede di mantenere durante la giornata sempre la stessa posizione, magari lavorando al pc, con la testa flessa in avanti, non a modificare la postura per averne una corretta. Con la posizione sbagliata, capita spesso di avvertire un dolore cervicale. Con alcuni esercizi si possono togliere o diminuire i fastidi e gli annessi sintomi. Questi hanno lo scopo di rendere più sciolto il collo e quindi tutta la parte.

    Attraverso la diminuzione della tensione sul collo, si può togliere il dolore cervicale e l’infiammazione. Ovviamente, si può sempre scegliere la strada degli antinfiammatori, sicuramente utili, ma meno salutari di un allenamento serio. Ci si può, anche, dotare di una sedia ergonomica e di un cuscino per la cervicale.

    Dopodiché ci si deve dedicare agli esercizi.

    • Primo esercizio, da davanti al computer, schiena dritta e poggiata alla spalliera della sedia. Flettere lentamente da un lato il collo, poi dall’altro, provando ad avvicinarlo il più possibile alle spalle, e rimanendo per qualche secondo, tra un’estensione e l’altra, nella posizione da cui si è partiti.
    • secondo esercizio, da eseguire in piedi o seduti. Piegare gradatamente di lato il collo, prima da una parte e poi da quella opposta. Con la mano del lato verso il quale è inarcato il collo, afferrare il polso dell’altro braccio tirandolo un po’ verso il basso, generando tensione nei muscoli del trapezio e della spalla controlaterali. Rimanere in questa posizione per circa trenta secondi e poi cambiare lato.
    • terzo esercizio, in piedi o seduti, muovere lentamente il collo, prima indietro, provando a farlo arrivare più vicino possibile alla schiena, dopo in avanti, piegando la testa giù fino a portare a contatto il mento con il petto.
    • quarto esercizio, rotazione e movimento del collo: in posizione verticale o seduti, con la schiena dritta, flettere il collo a destra, indietro, a sinistra e quindi in avanti, in modo da fare una circonduzione a 360 gradi del capo. Questo esercizio aiuta a sciogliere il muscolo del collo e diminuire così la tensione nella parte cervicale. Durante tutto l’esercizio, tenere spalle e collo rilassati. Concluso da una parte, rifare in senso inverso.

    In conclusione, in piedi, piegare di lato il collo con la mano della parte verso cui è piegata la testa, spingere gradatamente verso il basso la testa, in modo da generare una lieve tensione. Flettere a questo punto l’altro braccio ad angolo retto, portando la mano dietro la schiena. Rimanere in questa posizione per circa trenta secondi, dopodiché cambiare lato.

    posturale per la cervicale infiammata

    Cervicobrachialgia esercizi posturali

    Per cervicobrachialgia si intende dolore che parte dal collo e si diffonde verso le dita della mano, seguendo il decorso del plesso brachiale, ovvero i nervi che connettono il midollo spinale al braccio.

    Tra le cause c’è:

    • la compressione del nervo dovuta ad un muscolo ispessito e contratto, ad esempio lo scaleno o il piccolo pettorale;
    • lo schiacciamento nervoso causato dalla posizione della clavicola che è più bassa e si avvicina alla prima costola;
    • il tessuto connettivo può generare un dolore che si estende lungo il braccio fino alla mano, si possono creare delle aderenze che intrappolano le terminazioni nervose e provocano un dolore diffuso;
    • l’ernia del disco è una causa frequente, ma non l’unica di questo problema.

    Il sintomo più importante della cervicobrachialgia è il dolore forte e insopportabile, se è provcato dalla compressione della radice spinale si avverte a livello del braccio, della spalle e della parte alta della scapola. In questo caso siamo di fronte alla cervicobrachialgia, cioè dolore al collo a l territorio innervato dal plesso brachiale che comprende il collo, spalla, braccio, avambraccio e mano. Sovente, il collo è rigido nei movimento di rotazione, anche la spalla e il braccio possono avere grosse limitazioni di movimento. Talvolta i pazienti riferiscono la mano gonfia e fredda.

    La persona non sa come riposare, si muove tutta la notte alla ricerca della posizione che allevia i sintomi. In questo caso, oltre alla risonanza magnetica ci si può sottoporre ad un’elettromiografia, cioè un esame diagnostico che riesce ad analizzare il lavoro muscolare a riposo e durante la contrazione volontaria.
    Il medico a cui rivolgersi è il neurochirurgo oppure il fisiatra. Durante la visita, il medico deve verificare la forza, i riflessi e l’ampiezza di movimento del braccio. Qualora il dolore lungo il braccio è legato ad un’ernia del disco o protusione, la compressione del collo e la trazione (stiramento del nervo) aggravano il dolore, questo da modo al medico di rintracciare l’origine dei sintomi.

    C’è un test fondamentale che occorre eseguire con una compressione e il collo inclinato lateralmente, denominato test di Jackson. A seconda della localizzazione dei sintomi, si può individuare il nervo che causa i sintomi:

    • cervicobrachialgia C5, ovvero il nervo che origina tra la vertebra C4 e C5, il dolore è a livello del bicipite;
    • cervicobrachialgia C6, il dolore è nella parte laterale del braccio e dell’avambraccio sino al pollice;
    • cervicobrachialgia C7, i sintomi si individuano nella parte posteriore del braccio e dell’avambraccio fino al dito medio.

    In presenza di ernia del disco o protusione destra, il braccio colpito è esclusivamente il destro, viceversa se la compressione del nervo è sul lato sinistro. Un’ernia del disco centrale importante può generare i sintomi alle braccia e alle gambe contemporaneamente, ma è piuttosto raro.

    Postura cervicale

    Una delle cause più frequenti di dolore al collo è la postura errata davanti al pc.

    Di seguito una serie di consigli utili per rendere la tua postazione lavorativa ergonomica:
    l’altezza della scrivania deve essere tra i settanta e gli ottanta centimetri;
    i piedi devono essere ambedue ben poggiati al pavimento;
    sotto la scrivania, è importante avere spazio sufficiente per consentire alle gambe di muoversi senza problemi;
    la distanza tra gli occhi e lo schermo deve essere di cinquanta – settanta centimetri;

    • l’altezza della seduta deve essere regolata in modo che le gambe formino un angolo di novanta gradi e gli avambracci siano poggiati sul piano;
    • la tastiera deve essere inclinabile e il mouse deve trovarsi alla sua stessa altezza;
    • lo schienale della sedia deve sostenere la zona dorso – lombare;
    • se la seduta o la scrivania sono troppo alte, utilizzare un poggiapiedi;
    • se lavori spesso su documenti cartacei, per evitare di assumere posture errate con il collo, predisporre un leggio da tavolo;
    • se si lavora con un pc portatile, si deve avere una tastiera, un mouse e un supporto che consente di posizionare lo schermo osservando gli stessi criteri indicati per il computer con il monitor fisso.

    È anche fondamentale fare dei break, anche brevi, durante la giornata lavorativa, alzarsi in piedi, e magari, eseguire degli esercizi specifici per il collo di stretching, rilassamento e rinforzo consigliati da un fisioterapista.
    Rimaniamo sempre nell’ambito del rapporto cervicale-tecnologia.
    La sindrome Text Next indica una condizione di sofferenza della zona cervicale dovuta alla classica posizione che si assume quando si utilizza lo smartphone o il tablet. Quando si utilizzano questi dispositivi, si flette la testa in avanti e verso il basso. In questo modo si costringe il collo a sopportare un carico eccessivo, cosa che, nel tempo, provoca dolore alla cervicale e altri disturbi come la cefalea. Per scongiurare queste problematiche, quando si utilizza lo smartphone tenerlo all’altezza degli occhi.

    Ci sono numerose situazioni in cui si assumono posture sbagliate. Quando si trasportano le buste della spesa, come si suddivide il carico? È bene dividere il peso in due sacchetti e portarne uno per mano. Assumi una posizione non idonea anche:

    • se si indossa con una certa frequenza calzature con tacchi troppo alti, che vanno a modificare le curve naturali della colonna;
    • se si porta la borsa sempre sulla stessa spalla e se la riempi troppo;
    • se si guida senza poggiare adeguatamente la schiena e il collo al sedile;
    • se si parla al telefono per lungo tempo tenendolo fra orecchio e spalla;
    • se si guarda la televisione sprofondando nello schienale del divano o della poltrona, in assenza di un sostegno (come un cuscino) per la schiena.

    Se si soffre di cervicalgia, la postura notturna è molto importante. Non si dovrebbe riposare su un materasso eccessivamente vecchio e deformato che non sostiene la colonna vertebrale e porta il collo ad avere posizioni errate. È molto importante la scelta del cuscino: in commercio si possono trovare cuscini specifici per chi ha problemi di dolori alla cervicale. È comunque consigliabile non utilizzare cuscini troppo alti.
    Quando ci si riposa, testa e collo devono essere allineati rispetto al resto del corpo.

    cervicale il pilates per il collo e le spalle

    Pilates esercizi per collo, cervicale e spalle

    In piedi, di fronte ad uno specchio, guardare con attenzione la parte alta del corpo provando ad individuare la posizione dei singoli elementi (testa, collo e spalle) ed eventuali vizi di postura.

    La testa è inclinata da un lato e la spalla le si avvicina: provate a pensare a come dialogate al telefono, se siete soliti tenere la cornetta tra la spalla e l’orecchio mentre lavorate al pc o state cucinando.

    Un medico o un terapista potrebbe attribuirlo ad un problema alla vista o alla masticazione, ad un disturbo muscolare, articolare, vestibolare oppure a vecchia cicatrice responsabile di una tensione ormai cronica.
    Ritornate ad osservare la vostra testa: qualora l’inclinazione totale da un lato fosse accompagnata dalla spalla e dal bacino, fare, in sequenza, questi esercizi: ricerca del neutro; numeri con il naso, per muovere il tratto cervicale; pallina da tennis sotto il piede, cominciando dalla parte che ha la spalla più alta.
    Le spalle sono tese e la parte alta dei trapezi è molto rigida: come per il collo, le motivazioni possono essere diverse. Verificare di non avere l’abitudine di digrignare i denti. Qualora così fosse, posizionare la lingua attaccata al palato con lo scopo di rilassare la mandibola. Altrimenti verificare che la vista non abbia un cattivo accomodamento dell’immagine, condizione che può sollecitare i muscoli del collo a continui adattamenti.
    In conclusione, si può semplicemente aver accumulato una serie di tensioni.
    Qualunque sia la causa provare questa tipologia di lavoro: ragnetto, mobilizzazione del tratto cervicale, parte in piedi del wall (rolling down).
    La testa è protesta in avanti e le spalle si chiudono in avanti. In questo caso la sequenza più idonea potrebbe essere rappresentata da: ragnetto, numeri con il naso, allungamento degli ischiocrurali (ovvero l’insieme dei muscoli posteriori della coscia e dei glutei).

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