Idrokinesiterapia un aiuto per la malattia di Parkinson

La riabilitazione, nella Malattia di Parkinson, rappresenta un necessario completamento della terapia farmacologica sin dalla comparsa dei primi sintomi motori. La fisioterapia ha lo scopo di promuovere e facilitare le attività motorie che risultano essere, in parte, mascherate ed ostacolate dai segni tipici della malattia, come la rigidità e la lentezza nei movimenti.
Inoltre l’attività motoria potrà ridurre l’insorgenza di complicanze legate al “non uso”, come le retrazione muscolari e le limitazioni articolari che contribuiscono alla già presente alterazione della postura, generando ulteriori problemi e dolori diffusi.
Nella riabilitazione della Malattia di Parkinson, grandi vantaggi si ottengono anche nell’idrokinesiterapia, in quanto l’acqua riduce il carico di gravità, ridando ai movimenti fluidità, leggerezza e naturalezza. Ad esempio, è possibile lavorare sul controllo della postura, dell’equilibrio e della coordinazione motoria, abituando il corpo alle variazioni di assetto stimolate dal movimento dell’acqua in associazione all’utilizzo di ausili. La deambulazione risulta facilitata in vasca, in quanto tutti i disturbi del cammino sono più controllabili grazie alla diminuzione del peso corporeo data dall’acqua.
L’acqua calda favorisce il rilassamento del tono muscolare, permettendo esercizi di allungamento e favorendo quindi l’esecuzione dei movimenti in maniera più libera. Esercizi in apnea impongono il controllo del respiro e della meccanica respiratoria, spesso compromessa nella Malattia di Parkinson. La terapia in acquaYour text to link… ha, quindi, lo scopo di assicurare una maggiore autonomia e migliore qualità di vita.